Negli ultimi anni, molte realtà agricole italiane hanno adottato strumenti digitali come sensori, app per l’irrigazione, stazioni meteo e software gestionali. Tuttavia, questa abbondanza di tecnologie non ha sempre portato i risultati attesi. I dati raccolti sono spesso frammentati, poco interoperabili e difficili da interpretare. Di conseguenza, le decisioni vengono ancora prese sulla base dell’intuizione più che su analisi strutturate. In questo scenario, la sfida non è tanto acquisire informazioni, quanto utilizzare in modo efficace i dati dell’agricoltura digitale.
Secondo il report 2024 dell’Osservatorio Smart Agrifood, il mercato italiano dell’agricoltura digitale ha registrato una flessione del -8%, scendendo a 2,3 miliardi di euro. Il calo è legato principalmente alla riduzione degli investimenti in hardware, come macchine e attrezzature agricole. Al contrario, cresce l’interesse verso software gestionali (FMIS), piattaforme IoT, strumenti di supporto decisionale (DSS) e soluzioni per l’analisi dei suoli.
Nonostante questa contrazione, la superficie coltivata con tecnologie digitali è salita dal 9% al 9,5% tra il 2023 e il 2024. Inoltre, il 41% delle aziende ha adottato almeno una soluzione digitale, mentre quasi un terzo ne utilizza più di una. Segnali che indicano una transizione in corso, con un focus sempre più orientato all’integrazione e alla qualità del dato.
Sebbene le tecnologie siano disponibili, il vero problema è farle comunicare tra loro. In molti casi, i diversi strumenti – sensori, software, app – funzionano in modo scollegato e non dialogano tra loro.
Questo limita:
Solo l’8% delle aziende agricole italiane può definirsi “digitalmente maturo”, mentre il 35% è in una fase intermedia e il 57% è ancora indietro nel percorso di digitalizzazione. Superare il problema dell’interoperabilità è quindi essenziale per sbloccare il vero potenziale dell’agricoltura digitale.
L’approccio digitale non riguarda più solo il miglioramento operativo. Le aziende agricole cercano oggi strumenti che offrano anche:
In altre parole, l’agricoltura digitale diventa leva strategica per la competitività e l’accesso ai mercati.
In un contesto in cui le tecnologie abbondano ma non dialogano, In4Agri si presenta come una piattaforma in grado di integrare, non sostituire. Il suo obiettivo è collegare i sistemi già presenti in azienda e renderli realmente operativi. In particolare, In4Agri permette di:
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